Siamo felici di aver avuto l’opportunità di unire le forze con OpenBreath, in un progetto che mira a contrastare l’emergenza sanitaria causata da COVID-19.

Abbiamo iniziato questa collaborazione a metà marzo di quest’anno, quando abbiamo sentito l’urgenza di fare qualcosa di concreto per aiutare il sistema sanitario italiano.

In particolare, la mancanza di ventilatori meccanici nei reparti di terapia intensiva ci ha spinto a mettere in campo le nostre competenze ingegneristiche e a cercare di progettare un ventilatore polmonare rapidamente producibile, a basso costo e open-source, che potesse dare immediato sollievo agli ospedali in Italia e all’estero.

Il dispositivo di ventilazione OpenBreath intende soddisfare due esigenze:

  • semplicità costruttiva
  • velocità di realizzazione

Riduzione dei costi delle attrezzature mediche

Mentre questo ventilatore polmonare a basso costo era in fase di sviluppo, ci siamo resi conto che la sua applicazione poteva andare ben oltre i Paesi occidentali che stanno affrontando l’attuale emergenza sanitaria. In effetti, in molti Paesi del mondo la mancanza di dispositivi medici è endemica. Il motivo è generalmente che i dispositivi medici elettrici sono estremamente costosi e non accessibili a molti Paesi meno sviluppati. Naturalmente, questo ci ha fatto capire che il ventilatore OpenBreath poteva rappresentare una soluzione a un problema più ampio rispetto all’attuale emergenza COVID-19. Idealmente, pensiamo che questo dispositivo possa essere distribuito ai sistemi sanitari più poveri che non possono permettersi i ventilatori tradizionali.

Per saperne di più su OpenBreath

OpenBreath è un progetto open-source, ideato per contrastare l’emergenza sanitaria causata dalla COVID-19 nel mondo. Tutto il materiale del progetto sarà reso liberamente disponibile attraverso il sito web e le piattaforme di scambio di materiale scientifico, come GitHub.

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